domenica 29 marzo 2009

JOHN MARGOLIES - GALLERIA COME SE

John Margolies per 35 anni ha preso macchine a noleggio per viaggiare in lungo e in largo negli Stati Uniti d'America, fotografando le realtà delle main streets e delle interstate

The Rolling Stones "Route 66"

Immagini di John Margolies

sabato 28 marzo 2009

SELEZIONE NATURALE

Lampigrevi "Selezione Naturale"

venerdì 27 marzo 2009

PARTNER

Antonio Nobili attore e insegnante di recitazione

IL MIO CLIENTE VIRTUALE


L'Orma del Leone si propone di fare teatro a contatto con la gente, dove il pubblico non sia solo spettatore ma parte attiva di uno spettacolo che non sia solo un evento a cui assistere ma un momento reale di scambio. La compagnia utilizza le tecniche del circo, l'arte del clown, e la recitazione con maschere; la prodezza, il saper fare e la tecnica non rappresentano il fine, ma strumenti per coinvolgere lo spettatore e condurlo dentro lo spettacolo, facendolo ridere, sognare ed evadere dalla quotidianità insieme ai personaggi.

giovedì 19 marzo 2009

piccolo padiglione espositivo

LUOGHI E TEMPI TEATRALI

L'area 2 forma un sistema con via Cesare Baronio e la fontana romana che si trova all'incrocio con via Latina, il tutto dedicato all'arte teatrale.
La fontana viene utilizzata per l'allestimento di spettacoli teatrali all'aperto.

TEATRO DI STRADA: non esiste uno spazio teatrale dedicato: attori e pubblico si adattano ad una struttura destinata ad altri scopi.
TEATRO ITINERANTE: lo spettacolo ha spesso struttura ciclica, lo spettatore ha la possibilità di fruire della rappresentazione da un punto non necessariamente coincidente con l'inizio e ripetere la visione per il tempo desiderato
ANCHE QUESTA E' MIXITE'

La strip verde di via Cesare Baronio è organizzata per ospitare performance di artisti di strada.
L'area di progetto ospita un edificio legato a queste attività, con laboratori teatrali, alloggi per gli artisti, libreria a tema e caffetteria, integrando nello spazio pubblico circostante il capolinea dell'autobus.

LIVING 10% alloggi per gli artisti
INFRASTRUCTURING 25% relazione con e tramite via Cesare Baronio
CREATING 40% laboratori teatrali e allestimento di spettacoli
EXCHANGING 15% caffetteria e bookshop-negozio di articoli per giocoleria
REBUILDING NATURE 10% spazio verde con essenze atte alla purificazione dell'aria

domenica 15 marzo 2009

UN COMPAGNO DI STRADA

Dovendo illustrare un progetto da tenere come "compagno di strada" avrei sicuramente scelto la mediateca di Sendai di Toyo Ito, che mi sembra la concretizzazione più evidente del concetto della mixité. Sul sito didattico del professor Saggio questo edificio è già presentato tra gli esempi, per cui ho pensato di illustrarne un degno sostituto.


Slittamento e aree residuali: la mixité
La Seattle Central Library

La Seattle Central Library, aperta al pubblico il 23 maggio del 2004 , viene costruita utilizzando il 75% del materiale costruttivo della biblioteca che prima occupava lo stesso lotto e si propone quale diagramma ideale della biblioteca nell’era multimediale. In questo edificio le funzioni vengono classificate e distribuite in sequenza logica dal basso (parcheggio) all’alto (amministrazione). Allo stesso modo vengono individuati e separati gruppi di attività omogenee grazie allo slittamento dei piani, che così passa da vezzo creativo ad atto logico. Il curtain wall vuole rimandare ad un tessuto elastico a rete che si deforma sotto l’effetto delle pressioni esercitate dai piani slittati. La configurazione finale dell’edificio è stata definita attraverso un processo pragmatico per l’ottimizzazione delle caratteristiche dei diversi spazi (soleggia mento…). Le aree residuali sono diventate spazio collettivo (living room, sala di lettura, area per bambini).
Ho pensato di proporre questo edificio come “compagno di strada” perché rappresenta alla perfezione il tema della mixité ed è un convincente connubio tra l’estro del progettista e le necessità pratiche della biblioteca come insieme di funzioni.

IL PROGRAMMA (3)




L’area 2.URBANVOIDS mi sembra adatta ad ospitare un punto informazioni/esposizioni sulle risorse archeologiche della zona. Al suo interno sarà inoltre localizzata una caffetteria (che, aperta anche in orari extra ufficio, contribuirà ad aumentare la sensazione di sicurezza della zona, che di sera è piuttosto buia) ed un bookshop, con un piccolo giardino esterno, che diventerà la piazza urbana del quartiere, che attualmente ne è sprovvisto.
L’area non può non dialogare con via Cesare Baronio, e anzi il viale alberato, con le sue zone centrali da riqualificare, sarà il fulcro per la realizzazione di un sistema che colleghi il nuovo edificio alla fontana romana che si trova all’incrocio con via Latina, iniziando da lì una passeggiata sull’antica via Latina, ricca di testimonianze storico-archeologiche e strada di ingresso al parco della Caffarella. La fontana necessita di valorizzazione (può essere usata per l’allestimento di spettacoli teatrali?).
L’edificio sarà realizzato con le più moderne tecnologie per la sostenibilità ambientale e il giardino conterrà essenze atte alla purificazione dell’aria.
Alleati e compagni di strada di questo progetto potranno essere il Comune di Roma (IX Municipio) ed i gestori di attività, commerciali e non, dell’area, nell’interesse di portare maggiori flussi di persone (e quindi economici) in questa zona messa in ombra dalla frequentata via Appia Nuova.



IL PROGRAMMA (2)



L’area 1.URBANVOIDS, centrale e servita dalla via Appia Nuova, si presta a diventare una centralità per il quartiere, che ne è carente. Nella zona manca una piazza urbana, che qui potrebbe essere realizzata insieme ad un edificio con servizi culturali (biblioteca), commerciali e per la ristorazione, con un parcheggio dedicato (interrato? Multipiano che faccia da filtro tra il nuovo edificio e le facciate cieche dei palazzi di via Raffaele de Cesare?). Il nuovo edificio sarà realizzato per strati orizzontali, partendo dal basso con le funzioni pubbliche fino alle funzioni direzionali al piano superiore.
Grazie alla grande area a disposizione, molto ben soleggiata, l’edificio potrà facilmente sfruttare le tecnologie passive di risparmio energetico, ed avere un grande giardino-piazza, in cui integrare la fermata dell’autobus di via Appia Nuova e le funzioni che attualmente si appoggiano all’area su via Cesare Baronio (punto vendita di prodotti tipici, bancarelle di libri usati).
Sarà abbastanza semplice individuare alleati e finanziatori del progetto, che darebbe grande visibilità al quartiere e soddisferebbe le principali necessità dei cittadini.

IL PROGRAMMA


L’area 11.URBANVOIDS è nella posizione ottimale per diventare una vera e propria porta urbana per la città. Si trova infatti al confine tra la cosiddetta “campagna di Roma” e la parte di città più densamente popolata (quartiere Appio-Tuscolano). Sfruttandone anche la vicinanza all’ingresso del Parco delle Tombe Latine, la si può ben utilizzare inserendovi un complesso per le funzioni ricreative e del tempo libero, con una piccola area commerciale e dei servizi per il parco archeologico. Il progetto, naturalmente sostenibile, dovrà essere di basso impatto anche dal punto di vista visivo, per integrarsi in ugual modo alla città che sta per iniziare da un lato e alla campagna e ai parchi che si sviluppano dall’altro.

sabato 7 marzo 2009

ANALISI DELLE AREE

1.URBANVOIDS








Io abito qui vicino, al momento nell'area di progetto c'è un cantiere rinomato per la lentezza dei lavori e spesso oggetto di proteste, il progetto è il trasferimento e l'unione dei mercati rionali di Colli Albani e dell'Alberone. Mi è capitato più volte di pensare a cosa farei di quest'area. La zona è molto ben servita, accanto all'area di progetto c'è la stazione della linea metropolitana A Furio Camillo e la fermata di alcune linee di autobus di cui una notturna. Via Appia Nuova è caratterizzata da un forte flusso di traffico da e per i Castelli Romani e la zona industriale di Ciampino. I parcheggi liberi scarseggiano. E' un'area frequentata per lo shopping, ci sono supermercati, palestre, negozi di vario genere, ristoranti e due cinema. Oltre al parco della Caffarella c'è anche la più modesta Villa Lazzaroni, sede del Municipio Roma IX, di una scuola elementare, di un centro anziani e di un teatro. Presenze caratteristiche sono il mercato dell'Alberone e la sede dell'Istituto Poligrafico di Stato, che occupa un grande isolato. L'area è schermata verso nord-ovest e verso sud-est, più libera a nord-est e sud-ovest. I venti prevalenti dell'area provengono da ovest e nord ovest, in inverno sono abbastanza forti.
2.URBANVOIDS








Io abito qui vicino, si tratta di una piccola area verde leggermente in pendenza a ridosso del capolinea di un autobus. Più di una volta ho pensato a come potrebbe essere trasformata, anche perchè non è un posto che dà sensazione di sicurezza, di notte è malfrequentato. L'intorno è piacevole, i particolare l'alberata via Cesare Baronio, anche se le isole spartitraffico sono relegate ad aree per cani. Su questa strada ci sono sedi di piccole attività commerciali, specie sul lato dell'area di progetto. La vicina piazza Cesare Baronio è stata da poco interessata da un intervento per la costruzione di box auto interrati, con una piazzetta in superficie, in corrispondenza di un ristorante etnico. Scendendo per via Cesare Baronio ci si trova di fronte a un quasi sconosciuto reperto archeologico: i resti di una fontana romana, trascurati e coperti da una brutta pensilina. L'area non è molto soleggiata, è schermata verso sud e est in particolare da palazzi, verso nord e ovest da alberi.

9.URBANVOIDS





L'area di progetto è in una zona ai confini della Roma densamente costruita, che sulla via Appia Nuova termina prima che sulle altre consolari per via della larga presenza di parchi archeologici. Al momento è occupata da una concessionaria di automobili; poco distante c'è l'ingresso al parco delle tombe latine. La zona è meno caratterizzata dal punto di vista commerciale rispetto al tratto più centrale di via Appia Nuova, ci sono soprattutto supermercati, autonoleggi, concessionarie e distributori di benzina. Si nota nell'area l'assenza di verde di quartiere. Essendo abbastanza libera l'area è ben illuminata e soggetta ai forti venti invernali da nord-ovest.